La Psicoterapia inizia nel momento in cui si decide di fare qualcosa per sé stessi, nel momento in cui si decide di prendersi cura di sé, nel momento in cui le urla delle proprie sofferenze diventano assordanti, nel momento in cui far finta di niente non è più la soluzione.
Chiedere aiuto è il primo passo del cambiamento, è il primo passo di un viaggio alla scoperta di sé. La psicoterapia non è solo orientata al disagio e ai sintomi, ma è soprattutto opportunità per riscrivere la propria storia potendone cambiare il finale, per dare senso e significato ai propri vissuti e alla realtà e per vivere con consapevolezza la propria esistenza nel momento presente.
Il modello teorico di riferimento nella mia pratica clinica è la Terapia Cognitivo Comportamentale Integrata, nel senso che è arricchita dai contributi, quali la teoria dell’attaccamento, la teoria dei sistemi motivazionali, la teoria sistemica, la psicanalisi relazionale, l’analisi transazionale più tutti gli ulteriori contributi che l’esperienza mi ha donato.
I percorsi di intervento possono essere sia individuali e/o di gruppo, in base alle problematiche rilevate.
I bambini utilizzano altri canali per esprimere le loro difficoltà e il loro disagio. Nel lavoro con i bambini gli strumenti utilizzati consistono nell’osservazione, nell’utilizzo del gioco, del disegno e delle fiabe, del costruire e “fare finta”, del movimento e dell’espressione corporea e verbale. Sono coinvolti nel percorso terapeutico anche i genitori, preziosi alleati per la buona riuscita dell’intervento. I bambini in questa fascia di età manifestano spesso:
In adolescenza i repentini cambiamenti, fisici, cognitivi, sociali e relazionali, portano i ragazzi a manifestare segni di disagio, soprattutto in merito a:
La vita adulta porta con sé nuove sfide e obiettivi da perseguire, in un delicato equilibrio tra bisogni interni ed esterni. Spesso si richiede un percorso di terapia per affrontare insieme: