Soprattutto quando un figlio manifesta un disagio, una difficoltà o una sofferenza è importante il coinvolgimento dei genitori. Possiamo considerare la famiglia un gruppo che compone un sistema, “il sistema è più della somma delle singole parti che lo compongono perché ogni singola parte è in correlazione (influenza ed è influenzata) con le altre, per cui qualunque cambiamento in una parte causa un cambiamento in tutte le parti e in tutto il sistema” (Watzlawick, 1967).
La genitorialità è una funzione molto complessa che coinvolge aspetti individuali, di coppia, familiari e razionali ed implica, inoltre, una capacità del genitore di adattare il proprio stile educativo in modo dinamico ed evolutivo in base alla crescita e ai bisogni dei figli.
Per questo lo spazio del sostegno alle genitorialità diventa uno spazio di ascolto e aiuto per poter comprendere al meglio le difficoltà dei proprio figli ed individuare le strategie più adeguate per aiutarli nelle loro difficoltà.
Il sostegno genitoriale si articola in una serie di incontri, con la coppia genitoriale o con il singolo genitore(come nei casi di monogenitorialità o di separazione o divorzio), sia in individuale che in gruppo per trattare la complessità emotiva, affettiva, relazionale e comunicativa che caratterizza il rapporto con i figli. È finalizzato ad un’adeguata gestione e comprensione delle difficoltà dei figli e di loro stessi come genitori. Mira, inoltre, a migliorare la relazione con i figli e le dinamiche familiari, agevolando la crescita di ogni membro della famiglia. Generalmente un percorso di sostegno alla genitorialità serve ad ampliare le risorse dei genitori (ma spesso anche dei figli) e migliorare la qualità del clima familiare attraverso una maggiore consapevolezza.
Il sostegno genitoriale è particolarmente utile quando:
A volte è il giudice all’interno di un processo civile di separazione che indica un percorso di sostegno alle genitorialità in quanto la conflittualità tra i coniugi non permette l’esplicarsi di un’adeguata funzione genitoriale, a tal fine, a volte, viene richiesta una valutazione delle competenze genitoriali.
Il Parent Training è un intervento rivolto ai genitori di bambini che presentano specifiche difficoltà psicologiche, viene soprattutto usato quando viene diagnosticato un Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) o Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP), ma anche un Disturbo d’ansia o un Disturbo del Comportamento Alimentare.
Il Parent Training si propone di modificare lo stile relazionale e gli atteggiamenti che influiscono negativamente sui comportamenti dei bambini: i genitori apprendono ad affrontare con efficacia molti problemi comuni che, a lungo andare, possono compromettere non solo il benessere familiare ma lo sviluppo psicologico del bambino (Benedetto, 2005).
È un intervento strutturato, con un numero di incontri predefinito e si può svolgere o singolarmente, con la coppia genitoriale o con il singolo genitore o in gruppo.
Per il percorso di gruppo non vi sono regole precise riguardo alla dimensione del gruppo, si attiva con un minimo 4-5 famiglie, la composizione del gruppo è omogenea sia per l’età che per le problematiche del figlio, sia per le caratteristiche del genitore.
Il programma prevede in genere da 10 a 20 incontri con cadenza quindicinale, suddiviso in 3 parti: